L’UNESCO, in occasione del 40° congresso svoltosi a Parigi dal 12 al 27 novembre 2019, ha proclamato il 14 marzo giornata mondiale della matematica.
Il 14 marzo era già celebrato precedentemente in alcune nazioni come Pi Day, in onore del numero irrazionale Pi Grego approssimabile al numero decimale limitato 3.14 che in notazione stile USA della data indica proprio il 14 marzo (es. 14/3/2021).
Il Pi Greco, indicato con la lettera greca π, inziale della parola periferia, circonferenza, in greco, è la costante ottenuta dividendo la lunghezza della circonferenza per il relativo diametro in qualsiasi cerchio. Il Pi Greco è anche la misura della superficie del cerchio di raggio unitario.
Per festeggiare questa giornata pare appropriato dedicare un po’ di tempo a riflettere sulla particolarità di π. Infatti sebbene si tratti di una costante nata per esigenze di calcolo relative ad una semplice figura geometrica, si tratta di numero irrazionale (non può essere ottenuto tramite frazione di due interi) e trascendente (non può essere ottenuto come soluzione di equazioni polinomiali).
Nonostante sia nato dalla geometria e non abbia nessun significato fisico concreto, sorprendentemente ritroviamo π in svariati campi, nell’analisi matematica (es. formula di Leibniz, integrale di Gauss, identità di Eulero), nella statistica (es. densità di probabilità), nell’aerodinamica (es. nella teoria di Glauert), nella fisica (es. periodo del pendolo semplice, forza di Coulumb).
La sorpresa più grande e affascinante è trovare il Pi Greco insieme al numero di Nepero, all’unità immaginaria, all’unità e allo zero in quella che sicuramente è la formula più affascinante della matematica, l’identità di Eulero.